È un processo infiammatorio della borsa trocanterica dell’anca, una struttura sierosa contenente liquido sinoviale che svolge il ruolo di "cuscinetto" tra il grande trocantere (parte prossimale del femore) e la fascia ileo-tibiale su cui si inseriscono il muscolo tensore della fascia lata e il muscolo grande gluteo.
I segni e i sintomi più comuni per questo tipo di patologia sono: dolore nella zona laterale della coscia, all’altezza dell’anca, aggravato dalla palpazione o dalla digitopressione, dolore mentre si cammina, zoppia e difficoltà a salire/scendere le scale, difficoltà a distendersi sul lato interessato e a sedersi in modo confortevole, edema e gonfiore.
La borsite trocanterica interessa più frequentemente i soggetti di mezza età e gli anziani, le donne e i soggetti con squilibri posturali.
Se la patologia è causata da un trauma, si possono rompere dei capillari con versamento di sangue all'interno; in questo caso si parlerà di borsite emorragica. Questa patologia colpisce spesso gli sportivi, in particolare i portieri che sono soggetti a cadute con traumi sull’anca.
La diagnosi avviene clinicamente. Può essere utile effettuare un Rx per escludere la presenza di osteofiti (speroni ossei) che possono causare l’infiammazione. L’esame ecografico può invece evidenziare la presenza di edema nella zona ed eventuali alterazioni a livello del tessuto muscolo-tendineo.
Anti-infiammatori non steroidei (FANS) per ridurre il dolore, riposo dalle attività fisica per 15-20 giorni e crioterapia. In alcuni casi può essere necessario effettuare infiltrazioni a base di cortisonici. Seguono il trattamento medico terapie fisiche quali tecar-terapia, ultrasuoni, onde d’urto.
L’approccio osteopatico è mirato a riequilibrare e liberare tutte quelle strutture corporee in disfunzione che possono favorire la comparsa di una borsite trocanterica.
Vengono valutate la presenza di un eventuale dismetria degli arti inferiori che possa originare il problema e un eventuale cattivo appoggio podalico che può interferire con il normale funzionamento del complesso piede-caviglia-ginocchio-anca aumentando la frizione tra tendini e borsa. Una cattiva postura sarà corretta con tecniche specifiche riequilibrando il bacino, eliminando le disfunzioni vertebrali direttamente coinvolte nella perdita della simmetria rachidea ripartendo i carichi per eliminare il sovraccarico mio-fasciale.
Viene poi testato e migliorato il range di mobilità delle articolazioni più prossime e lo stato tensionale muscolo-tendineo, favorendo una buona biomeccanica della zona.
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