La sindrome di De Quervain, o tenosinovite stenosante di De Quervain, è un processo infiammatorio della guaina sinoviale dei tendini del pollice, abduttore lungo ed estensore breve.
La patologia è caratterizzata da un restringimento della sinovia (guaina di connettivo dentro cui passando i tendini) in corrispondenza del punto in cui i tendini passano sopra una sporgenza ossea chiamata stiloide del radio: il restringimento dello spazio di scorrimento in corrispondenza dell'aumento del volume nel canale digitale data la stiloide del radio, crea una frizione dolorosa durante lo scorrimento tendineo e di conseguenza un processo infiammatorio.
La sindrome di De Quervain si manifesta solitamente dopo un uso ripetitivo, in particolare la torsione, del polso; è molto diffusa nella mamme le quali frequentemente sollevano i bambini ruotando il polso e può inoltre svilupparsi anche con l’ artrite reumatoide. La patologia è caratterizzata da un dolore intenso del polso, dal lato ed alla base del pollice, il fastidio peggiora con il movimento; al tatto, la zona vicino al polso alla base del pollice è solitamente dolente.
La diagnosi medica viene fatta con un test ortopedico in seguito ad anamnesi ed esame palpatorio.
Quando la sindrome si presenta in maniera lieve, il trattamento di essa prevede il riposo, impacchi e farmaci antinfiammatori non steroidei.
Se presenti sintomi più gravi, il trattamento medico prevede una cura di corticosteroidi iniettabili ed eventualmente un tutore per il pollice.
A volte, quando inefficace il trattamento farmacologico, può essere necessario un intervento chirurgico per liberare il tendine.
Il trattamento osteopatico muove dalla causa scatenante questa infiammazione ponendosi la domanda perché li? Perchè adesso? Qualche altra struttura nell’arto superiore lavora male ed aggrava la sintomatologia?
Dopo avere raccolto dati anamnestici che possono ricondurci ad un fattore predisponente, l’osteopata va alla ricerca palpatoria del/i preciso/i tendine/i interessato/i nell’evento infiammatorio; essendo presente un pacchetto di più muscoli nell’arto superiore, soprattutto nell’avambraccio, è bene andare a valutare tutta la catena muscolare estensoria/flessoria/supinatoria e pronatoria.
Una volta valutata interamente la catena, si valuta la qualità articolare sia a livello prossimale (del polso) che a livello inserzionale (gomito) questo perché molto spesso la sofferenza e il mal funzionamento del muscolo scaturiscono da una limitazione della mobilità delle articolazioni.
Le articolazioni si muovono meno, il muscolotendine lavora più del dovuto e si affatica. Eliminando la causa di sofferenza di quel muscolo se ne ottimizza l’efficacia. A questo punto di effettua un lavoro manuale di rilascio delle fibre muscolari e del connettivo circostante così da riequilibrarne le tensioni e se necessario si consigliano esercizi di rinforzo.
È generalmente consigliato il riposo, ma non il fermo assoluto. Nel giro di qualche seduta si ottiene una risoluzione nel breve termine, ma anche nel lungo periodo in quanto i fattori predisponenti sono stati eliminati e si può tornare alla normale attività.
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