Disturbi e Trattamenti
terapeutici mirati

Osteo: dal greco ostéon=osso; Pata: dal greco pathos=sofferenza

“L’osteopatia è un fondato e riconosciuto sistema di diagnosi e trattamento, che pone la sua principale enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo. L’osteopatia riconosce che molti dolori, invalidità e danni causati dalla malattia, originano da abnormalità della funzione della struttura corporea”.

Disturbi e Trattamenti
Sciatalgia

Per sciatalgia o sciatica si intende l’infiammazione del nervo sciatico ovvero il più grande ed il più lungo nervo del corpo umano il quale garantisce la sensibilità e la motilità degli arti inferiori; il nervo origina nella parte bassa della schiena e percorre tutto l'arto inferiore terminando a livello del piede.

La sciatalgia è dovuta alla compressione del nervo sciatico o di una o più radici che lo compongono, il dolore si manifesta con effetti irritativi ed infiammatori e può irradiarsi lungo tutto il decorso del nervo, dalla parte bassa della schiena alla pianta del piede passando per la zona glutea e per tutta parte posteriore della gamba. 

 

La sciatalgia rientrando nelle sindromi da compressione nervosa è sempre conseguente ad uno schiacciamento, quest’ultimo si riscontra ogni qual volta qualcosa vada ad occupare spazio impedendo il decorso della radice e del nervo; tra le cause più comuni troviamo:

 
-Ernia del disco spinale (15% dei casi di sciatica) 
-Discopatia degenerativa con sede tra il tratto lombare e quello sacrale della colonna vertebrale
-Stenosi vertebrale o foraminale in sede lombo-sacrale 
-Spondilolistesi in sede lombo-sacrale
-Sindrome del piriforme
-Tumore spinale in sede lombo-sacrale
-Gravidanza (nelle donne incinte quasi a termine l'utero possiede dimensioni tali per cui potrebbe premere sui nervi spinali costituenti il nervo sciatico e produrre i sintomi tipici della sciatalgia)
 
La sintomatologia si manifesta in maniera differente da soggetto a soggetto, il dolore può infatti essere riferito come bruciante, acuto, penetrante ed inarrestabile oppure come lieve per la maggior parte del tempo alternato ad acuzie sotto forma di scosse elettriche. Quando subentra un'alterazione della sensibilità cutanea ed una difficoltà di controllo motorio i sintomi associati sono formicolio, debolezza muscolareed intorpidimento dell’arto.
Nei casi più gravi di lesione o compressione del nervo si può incorrere in diverse complicanze quali zoppia, perdita di controllo degli sfinteri anale e viscerale, totale assenza di sensibilità nell'arto inferiore edintenso senso di debolezza della gamba. 
 
La sciatica, in relazione alla causa della compressione, può durare diverso tempo; anche in alcune forme benevole di sciatalgia la sintomatologia migliora soltanto dopo 30-60 giorni.
 
La diagnosi vien fatta in seguito ad un accurato esame fisico associato all’anamnesi del paziente il quale solitamente riporta una sintomatologia tipica sciatalgica. Essendo una sindrome compressiva vengono solitamente indicati degli esami strumentali al fine di precisare le cause scatenanti dello schiacciamento; gli esami elettivi sono: RX della colonna vertebrale, RM lombo-sacrale, TAC della colonna vertebrale ed elettromiografia per valutare l’attività motoria del nervo. 
Trattamento medico

L’approccio farmacologico solitamente prevede una cura antinfiammatoria, un’ intervento miorilassante per favorire il decorso del nervo e, a volte, antidepressivi triciclici o anticonvulsionanti per agire sul dolore neuropatico.

 
L'intervento chirurgico è riservato ai casi di sciatica più gravi e che non migliorano o non possono trarre giovamento con una cura farmacologica (es: tumori spinali).
Trattamento osteopatico

La terapia osteopatica inquadra la problematica della sciatalgia nell’aspetto globale del paziente, l'obiettivo finale è favorire la decompressione del nervo sciatico.
Il trattamento è basato sulla rimozione delle rigidità e ripristino della mobilità: rimozione delle rigidità della zona lombo-sacrale, delle interferenze meccaniche dell’arto inferiore se presenti, dell’apparato digerente intestinale, neutralizzazione dello stato di compressione, riduzione delle restrizioni di mobilità del complesso lombo-sacrale-arto inferiore, riprogrammazione dei patterns neuromuscolari complessi che controllano i movimenti delle strutture in oggetto, riequilibrio dei diaframmi principali con tecniche miste strutturali e di riprogrammazione, riduzione delle disfunzioni vertebro-vertebrali.

Il trattamento prevede manipolazioni dirette o "Thrust" integrate da manipolazioni ad energia muscolare che sfruttano le contrazioni muscolari attive del paziente e seguite da manipolazioni di ricondizionamento fasciale, cranio sacrale e viscerale.
Ogni paziente viene trattato nel modo più semplice ed efficace possibile in base all’anamnesi e alla risposta ai test osteopatici ed ortopedici; le tecniche di correzione vengono adattate all’individualità irripetibile del soggetto.  

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