È una particolare forma di emicrania nella quale il dolore è preceduto da una serie di sintomi caratteristici definita, appunto, aura.
L’aura comprende disturbi psichici, visivi, motori e/o neurologici come visione di lampi (fotopsia), scotomi scintillanti, deformazione degli oggetti, oscuramento di metà campo visivo, ma anche parestesie del braccio e della gamba e disturbi della parola se la cefalea è localizzata a sinistra.
L’aura dura tra 5 e 60 minuti ed una volta terminata inizia la crisi dolorosa che è più breve rispetto all’emicrania senz’aura e dura in un quarto dei soggetti meno di 4 ore.
Il dolore in più della metà dei soggetti colpiti è unilaterale e pulsante ma l’intensità è minore rispetto all’emicrania senz’aura. La frequenza degli attacchi è molto irregolare, può variare da periodi di crisi molto ravvicinate tra loro, anche a distanza di 24-48 ore, fino a periodi di remissione lunghi anche anni.
All’origine dell’emicrania sembrerebbe esserci un particolare processo caratterizzato dallo spasmo rapido dei vasi encefalici seguito da una prolungata vasodilatazione. Quali siano le cause che provocano l’innescarsi di questo meccanismo non è però ancora noto.
Stress, sforzi fisici intensi e fattori ormonali come l’assunzione di contraccettivi orali possono causare un peggioramento delle crisi.
La diagnosi può essere fatta in seguito ad almeno due attacchi con le stesse caratteristiche.
La terapia nella maggior parte dei casi è finalizzata a stroncare l’attacco nei soggetti con poche crisi l’anno, mentre quando le crisi sono molto frequenti si agisce con un fine preventivo.
FANS e i triptani sono i farmaci usati più comunemente per alleviare il dolore ma non agiscono sui sintomi dell’aura.
I farmaci di prevenzione più efficaci sono il metoprololo e la flunarizina.
Tra le terapie preventive non farmacologiche vanno segnalati il biofeedback e l’agopuntura.
Sono molti gli studi che dimostrano l’efficacia del trattamento osteopatico nella gestione delle emicranie.
Il riequilibrio delle pressioni corporee e le tecniche dirette sul cranio ristabiliscono la corretta pressione intracranica e il fisiologico scorrimento dei fluidi. Questo apporta benefici immediati sul singolo episodio emicranico, ma agisce anche efficacemente a scopo preventivo, diminuendo l’intensità e la frequenza degli attacchi emicranici a lungo termine anche fino alla completa risoluzione.
Si è visto che il trattamento osteopatico migliora decisamente la qualità di vita del paziente affetto da emicrania cronica.
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