Per cervico brachialgia si intende “dolore cervicale o del collo accompagnato a dolore irradiato del braccio" (algia = dolore). Il dolore si può manifestare unilateralmente o bilateralmente e irradiare verso le spalle (trapezi) e, nei casi più gravi, alle braccia anche qui unilateralmente o bilateralmente.
Cause di cervico brachialgia
All'origine del dolore, vi può essere un'alterazione più o meno grave delle strutture e dei tessuti della regione cervicale (blocchi articolari, ma anche discopatie e artrosi cevicale), un'alterazione più o meno grave delle strutture e dei tessuti della regione della spalla (in particolare della cuffia dei mm. rotatori) e, più raramente una problematica viscerale (fegato, stomaco, cupola pleurica).
Uno sforzo brusco o prolungato, una postura scorretta, l’utilizzo massiccio di mouse tastiera e trackpad possono dare il via a una disfunzione di queste strutture e provocare dolore. Anche lo stress, aumentando la rigidità del sistema può avere un ruolo importante nella genesi del dolore.
La dignosi differenziale consente di discriminare l’origine del problema. I sintomi e segni sono innumerevoli: cefalea, dolore generalizzato, vertigini, dolore al collo (cervicalgie), discopatia e dorsopatia, torcicollo, dolore e difficoltà a girare il capo (rigidità), con possibili rumori e schiocchi, sensazione dirigidità nel piegare il capo verso lo sterno, sensazione di "sabbiolina" tra le vertebre, indolenzimento delle spalle e della schiena, fatica a rimanere in piedi a lungo, rigidità articolare, vertebrale e muscolare, sensazione di vertigine nei cambiamenti di posizione (da sdraiato a eretto), sensazione d'instabilità stando in piedi a occhi chiusi e disturbi dell'equilibrio, dolore irradiato dal collo al braccio, nella regione scapolare fino alla mano e alle dita, parestesie (formicolii, sensazioni di calore, ecc.) al braccio e mano, emicrania e cefalea, disturbi dell'udito, in particolare acufeni (ronzii a un orecchio), leggeri tremori muscolari, disturbi da compressione del nervo vago come: acidità di stomaco, crampi, difficoltà di deglutizione (lieve disfagia), nausea e salivazione abbondante, vomito, tachicardia, ipotensione, collasso, gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo.
La diagnosi si basa sulla storia del paziente e sull'esame obiettivo (movimento del collo, valutazione neurologica) che esclude o ricava elementi di sospetto, da cui seguono indagini diagnostiche come TAC, R.M.N., elettromiografia (muscoli) e i potenziali evocati (midollo).
Terapia farmacologica
Per eliminare il dolore vengono consigliati farmaci antidolorifici e fans, elettivamente paracetamolo, che presenta meno effetti collaterali; cortisonici in presenza di discopatie con edema.
Si associano spesso miorilassanti.
La terapia osteopatica inquadra la problematica cervico brachiale nell’aspetto globale del paziente (persino un viscere può essere complice del dolore).
Il trattamento è basato sulla rimozione delle rigidità e ripristino della mobilità:rimozione delle rigidità della zona testa collo, delle problematiche meccaniche dell’arto superiore se presenti, dell’apparato digerente, riprogrammazione dei patterns sotto-occipitali a start oculo-motorio, neutralizzazione dello stato di compressione intervenendo sui due punti d’inserzione meningea, riprogrammazione dei patterns neuromuscolari complessi che controllano i movimenti delle strutture in oggetto, riequilibrio dei diaframmi principali con tecniche miste strutturali e di riprogrammazione, riduzione delle disfunzioni vertebro-vertebrali e costovertebrali toraciche.
Raramente il trattamento prevede manipolazioni dirette o “Thrust” a livello cervicale sostitute da manipolazioni ad energia muscolare che sfruttano le contrazioni muscolari attive del paziente e seguite da manipolazioni di ricondizionamento fasciale, cranio sacrale e viscerale. Non esiste un vero e proprio protocollo: ogni paziente è di per sé unico e viene trattato nel modo più semplice ed efficace possibile.
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