Disturbi e Trattamenti
terapeutici mirati

Osteo: dal greco ostéon=osso; Pata: dal greco pathos=sofferenza

“L’osteopatia è un fondato e riconosciuto sistema di diagnosi e trattamento, che pone la sua principale enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo. L’osteopatia riconosce che molti dolori, invalidità e danni causati dalla malattia, originano da abnormalità della funzione della struttura corporea”.

Disturbi e Trattamenti
Tendinite dell'achilleo

È un’infiammazione che, se protratta nel tempo, degenera in tendinosi; può produrre tessuti cicatriziali e indebolire notevolmente la strutturaaumentando il rischio rottura.

Sintomi
I sintomi principali della tendinite dell’achilleo sono: un dolore sordo o taglienteovunque lungo la porzione posteriore del tendine, in particolare verso il calcagno, dolore alla flessione della caviglia, calore e rossore nella zona dolente, strutture nodulose (formate da tessuto cicatriziale) che possono essere palpate lungo il tendine e, non raramente, emissione di suoni crocchianti (dai tessuti cicatriziali che strusciano contro il tendine) durante il movimento della caviglia.

Trattamento medico

In prima battuta la tendinite si cura con riposo, ghiaccio applicato localmente, analgesici e FANS.
Le infiltrazioni con cortisonico sono indicate solo in casi di dolore intenso. Spesso viene abbinato il trattamento fisiokinesiterapico a complemento delle terapie citate con terapie fisiche locali come laser e ultrasuoni, oppure terapie più innovative quali le onde d'urto focali che uniscono all'effetto antinfiammatorio quello rigenerativo dei tessuti.

Nei casi più gravi vi è la possibilità di approccio chirurgico sia preventivo che ricostruttivo.

Trattamento osteopatico

Il piede è una struttura complessa e sofisticata che consente un adattamento perfetto dell’appoggio al terreno; il suo funzionamento è condizionato da interferenze posturali discendenti, dalla forma e consistenza del terreno e dalla calzatura.

Sarà necessario precedere un riequilibrio generale, prima di valutare il tendine fine a se stesso, al fine di neutralizzare le interferenze posturali e ristabilire quindi la buona funzionalità meccanica di tutto l’arto inferiore. L‘intervento a seguire, grazie a manipolazioni dirette attive, cioè partecipate dal paziente, ridarà la corretta elasticità al tessuto connettivo di cui è composto sul tendine e eliminerà le tensioni muscolari e le aderenze di fascia eventuali presenti nel ventre muscolare del gastrocnemio.

Il trattamento del tendine e del comparto mio fasciale del polpaccio può risultare discretamente doloroso.

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