Disturbi e Trattamenti
terapeutici mirati

Osteo: dal greco ostéon=osso; Pata: dal greco pathos=sofferenza

“L’osteopatia è un fondato e riconosciuto sistema di diagnosi e trattamento, che pone la sua principale enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo. L’osteopatia riconosce che molti dolori, invalidità e danni causati dalla malattia, originano da abnormalità della funzione della struttura corporea”.

Disturbi e Trattamenti
Sindrome vertiginosa

Per dizziness e vertigine si intende una sensazione illusoria di movimento del sé o dell’ambiente, si tratta di dispercezioni, ossia un’alterazione della percezione dello stato dell’equilibrio nell’ambiente.

La dizziness viene definita come instabilità, il paziente infatti non riferirà una sensazione rotatoria di sé o della stanza; con l’instabilità sono presenti delle condizioni le quali affliggono le componenti sensitive del sistema dell’equilibrio (sistema propriocettivo), o altre componenti sensitive periferiche, si tratta quindi di un mismatch sensoriale a carico del sistema dell’equilibrio.

La vertigine, sintomo descritto come sensazione rotatoria, caratterizza le sindromi a carico delle componenti sensoriali del sistema dell’equilibrio (occhio, orecchio) o dei suoi centri integrativi (sistema nervoso centrale); le vertigini sono caratterizzate da sensazione rotatoria in quanto le afferenze sensoriali del sistema dell’equilibrio sono implicate nella gestione della rotazione del capo.

Possiamo quindi dire che la grande differenza tra le due, oltre alla presenza/assenza della sensazione rotatoria,  è la causa del disordine in quanto la vertigine trova origine nel sistema vestibolare centrale o periferico.

Alcune cause della vertigine sono:

-patologie centrali: neoplasie, sclerosi multipla 

-patologie periferiche: malattia di Ménière, cupulolitiasi, neurinoma sull’ottavo nervo cranico, neurite dell’ottavo nervo cranico, Herpes Zoster

-origine farmacotossica: ansiolitici ed antidepressivi 

-origine traumatica: lesione intracranica, a volte iatrogena. 

-origine venosa: alterato drenaggio venoso al sistema dell’equilibrio

-origine vascolare: mancata perfusione vascolare al sistema dell’equilibrio

-patologie cardiache o valvolari: es. insufficienza mitralica, aritmie cardiache ipo/iper cinetiche, soffio al cuore.

-policitemia: aumento della densità del sangue con conseguente rischio embolo 

-ipercolesterolemia: rischio formazione emboli

-ipotensione ortostatica

-anemia o ipovolemia

-ipossia: mancanza di ossigeno

-insufficienza vertebro vascolare/sindrome dissecazione carotide a arteria vertebrale

 

Le cause di instabilità/dizziness si dividono in:

-Insorgenza acuta: post colpo di frusta 

-Insorgenza subdola/cronica: ipofunzionalità articolare in quadro di degenerazione artrosica o muscolo scheletrica (quando le articolazioni vanno incontro  fenomeni artrosici e la muscolatura perde di elasticità, si riduce la trasmissione al SNC della posizione del corpo nello spazio).

Trattamento medico

L’approccio medico consiste nel fare un’accurata diagnosi differenziale in modo da escludere determinate patologie. Ci sono diversi test i quali vanno ad indagare problematiche centrali quali il test di Romberg, il Mingazzini ed il test indice-naso; in ambiti ambulatoriali o ospedalieri vengono poi eseguiti i test vestibolari atti a scatenare il nistagmo, questi saranno poi seguiti da manovre di riposizionamento degli otoliti. 

Quando la problematica è periferica o comunque non indagabile tramite i test ortopedici, il medico indirizza il pz verso esami più specifici.

 

Trattamento osteopatico

Nei casi di vertigine od instabilità, l’anamnesi ha il ruolo chiave di indagare che tipo di esordio ha avuto il disturbo, che tipo di sintomi ci sono associati, ma soprattutto se il paziente è già stato dal medico o ha effettuato delle visite specialistiche in quanto, per un discorso di sicurezza, i casi di vertigine vengono inviati a degli specialisti in modo da eseguire ulteriori indagini.

 

L’osteopata si focalizza sui casi di instabilità, ovvero quel disturbo acuto post trauma o cronico il quale si basa su un’ ipofunzionalità articolare di origine artrosica o muscolo scheletrica; l’obiettivo del trattamento è sempre quello di inquadrare la problematica nell’aspetto globale del paziente, non esiste un protocollo di intervento, ogni paziente è di per sé unico e viene trattato nel modo più semplice ed efficace possibile. 

Si interverrà su due fronti, da una parte di lavorerà sulla rigidità tramite tecniche articolatorie, tecniche miofasciali, con la neutralizzazione dello stato di compressione, riprogrammazione dei patterns neuromuscolari complessi che controllano i movimenti delle strutture in oggetto, riequilibrio dei diaframmi principali e, se necessario, con riduzione delle disfunzioni vertebro-vertebrali.

Dall’altra si valuterà la necessità di un rinforzo muscolare o di una riabilitazione di tipo neurologica e si consiglieranno esercizi o direttamente un professionista adatto. 
 
 

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